Come scrivere un’intervista per la SEO copywriting

Data: 4 Luglio 2023 Tempo di lettura: 10 minuti
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Le regole da seguire per scrivere un buon articolo SEO sono molteplici, lo sappiamo, posizionarsi su Google e i motori di ricerca diventa può essere più difficile del previsto senza fare attenzione a struttura, formattazione, link interni, prominenza, rilevanza, parole chiave, intenzione di ricerca e mille altre variabili. E se fossimo davanti ad un’intervista? Come si inserisce un’intervista in una strategia di posizionamento su Google?

Posizionare articoli di tipo intervista nelle SERP di Google mi è sempre risultato molto più difficile per quanto, alla base, si tratti di un articolo SEO come un altro. Le regole – o meglio, best practise – restano le stesse.

Voglio condividere con te il mio flusso di lavoro per scrivere un’intervista per la SEO. Io sfrutto la maggiore libertà che questo tipo di contenuto può offrire per spingere – attraverso i link interni – tutta una serie di articoli di mio interesse in termini di SEO, per l’appunto. Partiamo dalla fase di brainstorming per identificare quali articoli o pagine hanno bisogno di link, quali domande sono necessarie per rendere l’intervista appetibile e come combinare il tutto in un articolo SEO friendly, come lo scriverebbe un vero copywriter.

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Cernita degli articoli già presenti sul sito

La prima cosa da fare è dare un occhio agli articoli del blog nel quale l’intervista va ad inserirsi. Mi gioco molto con la struttura di link interni, voglio che l’intervista mi aiuti a veicolare gli utenti verso pagine e contenuti di mio interessi, si tratti di strategia SEO WordPress, posizionamento su Google più in generale o pagine servizi per convertire gli utenti in lead e clienti.

Quali articoli SEO ho necessità di spingere?

Inquadrato lo scenario, mi domando quali siano gli articoli SEO che hanno priorità e inizio a prendere appunti. Questi guideranno alcune possibili domande all’intervistato. Se il contesto me lo permette, coinvolgo l’intervistato su quei determinati argomenti in modo diretto. Per esempio, nella mia recente intervista a Don Joe ci sono domande del tipo Cosa deve avere un producer album per funzionare? o Cosa ne pensi dell’intelligenza artificiale per fare musica? perché sono due argomenti trattati in modo puntuale in articoli distinti. E a me interessa posizionare l’articolo sull’intelligenza artificiale. Capito il trucco?

Quali posso sfruttare per mantenere l’utente sul mio sito?

Uno dei due esempi sopra citati riguarda un editoriale, per quanto questo possa non avere grande possibilità di posizionamento è altrettanto vero che possa avere invece grande interesse per l’utente. E sai che un utente interessato resta sul tuo sito web con piacere, perché apprezza i contenuti che proponi. Il tempo di permanenza porta benefici in termini di SEO. Ecco quindi che prendo nota anche di tutti quegli articoli che offrono all’utente un argomento caldo o di sicuro interesse per approfondire.

Per approfondire: i link interni per la SEO

Domande per non “vincolare” troppo l’intervista

Il punto debole dell’attività di cernita e appunti fatto fino adesso è il rischio di vincolare le domande alla sola necessita di link interni per la SEO, senza tenere conto dell’esperienza di lettura dell’utente. In questo momento, allora, aggiungo altre domande come fosse l’intervista più libera possibile, senza guardare troppo alle regole SEO, e mi preparo a fare una seconda cernita alle domande segnate fino ad ora.

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Interseca i gruppi di domande appuntate

Arrivato a questo punto hai tre gruppi di domande:

  1. per rimandare in modo diretto gli utenti ad articoli SEO fatti per posizionarsi su Google
  2. per linkare articoli che non sono pensati per un posizionamento diretto ma danno modo all’utenti di proseguire la lettura e la permanenza sul mio sito web
  3. per arricchire l’intervista in quanto tale

Interseca questi tre insiemi di domande, cerca di capire qual è il migliore compromesso in termini di flusso e di coerenza per ottenere un’intervista che possa essere interessante in quanto tale ma possa dare al tuo blog e ai tuoi contenuti dei benefici in termini di posizionamento su Google.

È un po’ come al colloquio finale dall’esame di maturità: tra tutti gli argomenti studiati seleziono quelli su cui sono più ferrato e che mi permettono collegamenti interdisciplinari coerenti e non forzati.

Sistemo la scaletta di domande per l’intervista

Torno a fare editing: rileggo le domande che ho segnato, modifico, riordino, ne aggiungo di nuove se me ne vengono in mente e cancello quelle che, in fase di rilettura, finiscono per non convincermi come prima. Pronta la scaletta, si fa l’intervista vera e propria.

Penso a introduzione e conclusioni

Una volta fatta, trascritta e editata l’intervista, preparo introduzione e conclusione per dare all’articolo il giusto incipit e chiudere tutto al meglio. Se necessario, vado a snellire le risposte per rendere tutto più scorrevole. Vale come ogni altro articolo SEO: più è scorrevole, più è appetibile per il lettore.

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Finalizzo l’intervista con le regole di formattazione SEO

Ora che ho davvero tutti gli elementi della mia intervista, procedo a finalizzarla con le solite regole di formattazione SEO copywriting: aggiungo grassetto, corsivo, link interni ed esterni tenendo fede al lavoro di brainstorming fatto prima e una rilettura finale per assicurarmi che tutto torni.

Intervista SEO friendly (conclusioni)

Questo è il mio flusso di lavoro quando devo pubblicare un’intervista e devo conciliare le necessità di SEO copywriting con aspettative e esperienza utente sull’intervista in quanto tale, per non circoscriverla e renderla, se vogliamo, artefatta e quasi meccanica. È un articolo SEO come un altro, credo però che l’intervista offra qualche libertà di gestione in più che possa fare gioco per aumentare il posizionamento Google degli articoli di blog seppure in modo meno diretto.