Pertinenza e rilevanza nella SEO e nel cop...
La pertinenza si riferisce alla corrispondenza tra il contenuto di una pagina web e la query di rice...
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Per collegare gli articoli tra loro in un blog devono essere usate le keyword per le quali intendo posizionare l’articolo che sto linkando. Questa è la regola generale per linkare tra di loro gli articoli in modo SEO-friendly.
La struttura di link interni in un sito WordPress è fondamentale quando parliamo di posizionamento SEO perché aiuta Google a capire quali risorse hanno più importanza rispetto ad altre e per quali keyword o intenzioni di ricerca. Questo, infine, fa sì che i tuoi articoli vengano mostrati tra i principali risultati di ricerca nelle SERP per quella data query dell’utente o, meglio ancora, arrivino a essere primi su Google.
Prima di capire bene come linkare gli articoli di un blog e le pagine di un sito web tra loro, vediamo di chiarire in parole semplici il significato di link juice perché fondamentale per comprendere al meglio la gestione dei link interni di un sito web ma anche quelli esterni, che puntano a risorse di qualità e che arricchiscono il tuo contenuto.
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Il link juice si riferisce alla forza o all’autorevolezza che una pagina web passa ad un’altra tramite un link. È come un voto di fiducia nel mondo SEO: se una pagina con una certa authority ti linka, trasferisce un po’ della sua reputazione alla tua pagina. Pensalo come il passaggio di una raccomandazione da un sito all’altro attraverso un collegamento.
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Un link, o collegamento ipertestuale, è uno strumento che permette di navigare da una parte all’altra di un documento su internet o tra diversi documenti sul web. In termini tecnici, si tratta di un tag HTML, rappresentato come <a>, con un attributo href che indica la destinazione del link.
Esempio di link:
<a href="https://www.esempio.com" rel="nofollow" target="_blank">Questo è il testo che dovrà contenere le keyword</a>
L’attributo rel nel tag <a> specifica la relazione tra la pagina corrente e l’URL linkato. I valori possibili per questo attributo sono follow (quello di default e, pertanto, omesso) e nofollow.
L’uso del nofollow può essere particolarmente utile quando si vuole linkare a pagine che non si desidera promuovere o quando si vuole prevenire abusi, come nei commenti di un blog dove gli utenti possono inserire link esterni. Altro caso pratico in cui utilizzare questo attributo: i link alle pagine social presenti nel tuo sito web. Solitamente sono replicati sempre uguali in ogni pagina.
L’attributo target=”_blank” nel tag <a> è utilizzato per aprire il link in una nuova finestra o scheda del browser. Questa pratica può essere utile, ma va adottata con attenzione. Aprire link in nuove schede può migliorare l’esperienza dell’utente se il contenuto linkato è qualcosa che l’utente potrebbe voler consultare insieme alla pagina corrente. Tuttavia, un uso eccessivo di questa pratica può risultare fastidioso per l’utente e portare a un’esperienza di navigazione frammentata.
Quando il link è interno, utilizzare target=”_blank” può aumentare il numero di pagine visitate dall’utente e potenzialmente incrementare il tempo di permanenza sul sito, ma è sempre fondamentale assicurarsi che questa scelta vada a beneficio dell’esperienza utente e non la comprometta.
Il posizionamento SEO non si basa solo sulla qualità dei contenuti o sull’ottimizzazione on-page. I link interni hanno un ruolo cruciale. Quando una pagina riceve molti link interni, Google interpreta quella pagina come importante per determinate parole chiave, in particolare se queste ultime vengono utilizzate come testo di ancoraggio dei link.
I link verso una determinata risorsa devono contenere le parole chiave (principali, secondarie e a coda lunga) e annessi eventuali sinonimi per cui intendo posizionare quella pagina su Google e far sì che risulti rilevante e autorevole in risposta a quella precisa intenzione di ricerca. Entriamo ancor più nel merito di questo aspetto, con un paio di esempi pratici ti sarà tutto più chiaro.
La gestione dei link interni ed esterni di un sito web è facilitata da un plugin come Yoast o RankMath, utili proprio per fare SEO su WordPress.
Per approfondire: come si usa Yoast, il plugin SEO WordPress
Per garantire un efficace posizionamento SEO, è fondamentale comprendere l’intenzione di ricerca dell’utente. Ogni pagina o articolo dovrebbe essere ottimizzato per parole chiave specifiche, incluse quelle primarie, secondarie e le long tail. Queste keyword non solo aiutano nella creazione di contenuti di qualità ma, quando utilizzate come testo di ancoraggio nei link interni, potenziano la rilevanza SEO del contenuto collegato.
L’interlinking reciproco tra pagine dello stesso sito web può sembrare una buona strategia per rafforzare la link juice, e in effetti è così, ma è importante procedere con cautela. Una reciprocità esagerata può sembrare artificiosa agli occhi dei motori di ricerca. Infatti, se due pagine si collegano continuamente l’una all’altra senza un reale valore aggiunto per l’utente, può emergere il rischio di una penalizzazione SEO. In questi scenari, lavorare con un consulente SEO per strutturare correttamente il sito è la scelta più prudente.
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L’arte dei link interni è molto più che collegare pagine a caso. Si tratta di una strategia ponderata che, se eseguita correttamente, può spostare significativamente le leve del posizionamento SEO. Ricorda sempre che ogni link interno dovrebbe migliorare l’esperienza dell’utente, guidandolo attraverso un viaggio coerente e informativo sul tuo sito. Utilizza questa potente arma SEO con saggezza e vedrai il tuo sito salire nei ranking nei risultati di ricerca. Chissà che non riesca finalmente a essere primo su Google 🙂
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