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5 errori comuni di scrittura online e come risolverli facile

Data: 22 Agosto 2023 Tempo di lettura: 10 minuti
Argomenti:

Oggi articolo semplice, leggero ma comunque importante a proposito di scrittura online. Come ben sai, tra le tante cose, mi occupo anche di copywriting e molto spesso trovo errori banali quanto decisivi quando si parla di testi per i siti web, tutt’altro che ottimizzati per la SEO e quindi poco performanti in ottica di posizionamento su Google.

Conosco giornalisti e professionisti di settore che scrivono su blog o testate online come fosse carta stampata, ignorando completamente le best practice. E anche andando a curare bene inizio e conclusioni di un articolo dall’ottimo contenuto in se e per se, tanti sono i punti deboli nella formattazione o impaginazione dello stesso.

Così ho deciso di raccogliere in questo post gli errori più comuni e frequenti, sicuro che potresti riconoscerli anche nel tuoi articoli di blog. Vediamo di quali sono e come andarli a correggere velocemente.

Muro di parole (!!)

Esattamente come su carta stampata, l’errore più comune in assoluto è quello del così detto wall of words, un indistinto muro di parole che rende la lettura a schermo a dir poco tremenda. Non viene dato respiro all’occhio del lettore che finisce per scrollare senza nemmeno proseguire la lettura, preso dal panico di doversi andare a cercare informazioni senza riferimento alcuno.

Suggerimenti per correggere questa mancanza:

  • paragrafi brevi, snelli, veloci e in forma verbale attiva
  • ogni paragrafo deve racchiudere un concetto
  • separa i paragrafi con una riga vuota in modo da far respirare l’articolo
  • sfrutta i titoli (h2, h3, etc) per suddividere l’articolo in sottosezioni
  • fai in modo che i titoli di ogni sezione facciano intuire al lettore di cosa si sta per parlare

Testo non formattato

Altro errore madornale che rende la lettura faticosa è quello di non formattare il testo. La leggibilità è fondamentale, se pensi che ormai siamo connessi da smartphone, quindi da schermi piuttosto piccoli rispetto a tablet e PC. E non è tutto. La lettura non è sequenziale (come nel caso di libri o giornali) ma a salti, tendiamo a leggere con gli occhi, a caccia di quello che andiamo cercando.

Va da sé che un errore simile si risolve con formattazione del testo e buon senso. Ovvero:

  • usa il testo in grassetto per evidenziare le parole chiave. Quali sono le parole più rilevanti? Presto detto. Se il lettore va a salti, chiediti se leggendo solo quelle poche parole in grassetto possa intuire il senso compiuto dell’intero paragrafo o del concetto che descrivi
  • usa il corsivo per evidenziare titoli, termini slang e virgolettati (in quest’ultimo caso va meglio ancora il blockquote)
  • sfrutta gli elenchi puntati e numeri per aumentare la leggibilità e scandire al meglio le informazioni

Per approfondire: come formattare un articolo di blog

Permalink non ottimizzato

Spendo due parole anche sul permalink, l’URL di pagine e articoli sul tuo blog. Troppo spesso viene trascurato e risulta essere molto lungo. WordPress crea il permalink in automatico andandolo a generare dal titolo della pagina che crei in quel momento.

Come ottimizzare il permalink di una pagina su WordPress:

  • rendilo breve, conciso, asciutto e soprattutto parlante
  • focus sulle parole chiave principali che descrivono l’articolo

Il permalink in questo senso fa squadra insieme ad altri due elementi importanti della pagina: tag title (quello che leggi sulla finestra del browser) e titolo vero e proprio della pagina o dell’articolo (detto anche h1, unico all’interno della pagina). Fai in modo che quelle 3-4 parole chiave che descrivono l’intenzione di ricerca per cui intendi posizionare quella pagina su Google compaiano in questi tre elementi.

Da leggere: come configurare il plugin Yoast SEO

Tag usati a caso (!!)

Altro errore terribile che riscontro ovunque, in più del 90% dei blog online, è quello di utilizzare i tag in coda agli articoli come fossero hashtag su Instagram, parole chiave che descrivono l’articolo. Nulla di più sbagliato.

I tag non hanno alcuna differenza con le categorie o le tassonomie WordPress, almeno in generale, a livello concettuale. Tuttavia, è bene usare i tag WordPress con parsimonia andando a raggruppare (tramite archivio, quindi una pagina a tutti gli effetti) gli articoli che appartengono a categorie differenti. Ogni tag che aggiungi non fa altro che creare una pagina su WordPress. Sul lungo termine molte pagine saranno pressoché identiche e il contenuto duplicato porta a penalizzazioni SEO.

Leggi anche: come usare correttamente tag e categorie di un blog

Immagini troppo pesanti e non ottimizzate

L’argomento immagini scoperchi un vaso di Pandora ulteriore. Le immagini pesano troppo, questo perché il più delle volte si caricano le versioni originali in formato HD, con dimensioni e ritagli troppo più grandi rispetto al contesto in cui andrebbero ad inserirsi.

Ridurre il peso delle immagini ha molteplici benefici: pagina più leggera e dunque più veloce da caricare per il browser. La velocità di caricamento di WordPress è fondamentale per dare all’utente un’esperienza significativa che lo faccia tornare volentieri sul tuo sito, a maggior ragione se sul tuo sito c’è quello che lui va cercando.

Come ovviare a questo problema non da poco?

  • carica immagini nei giusti ritagli
  • riduci il peso delle immagini su WordPress con un plugin (es: WP Smush)
  • rinomina i file immagini focalizzandoti su parole chiave descrittive e pertinenti per l’articolo in cui le stai usando
  • sfrutta l’attributo alt delle immagini (testo alternativo)

Come detto, l’argomento immagini meriterebbe un articolo più specifico tutto per sé.
Guarda un po’, lo trovi proprio sul mio blog.
Te lo lascio qui di seguito.

Per approfondire: caricare immagini ottimizzate per la SEO

Altro da segnalare?

Questi sono gli errori più comuni di scrittura online che trovo a cadenza regolare su siti web e blog in giro per l’internet. Come puoi ben capire, si tratta di una manciata di best practice e buon senso. Una sorta di buona educazione per approcciare i lettori del web e gli utenti tutti. Nulla di troppo difficile da sistemare. Se riscontrassi altri errori comuni sentiti libero di segnalarmeli, se invece avessi bisogno di ulteriore supporto o consulenza WordPress sono qui a disposizione.